7/21/2008

alice

alice. su nevi incantate. si nutriva di musica e frutta. sacerdotessa del vento di gialle foglie in faccia. dove l’avrebbe portata? il berretto ed i guanti da bambina, rossi. alice sull’altalena, volava lontana. era un canto di sirena quel vento autunnale ma lei, incantatrice di arie mistiche, non si è poi legata all’albero maestro della vita. ed è affogata. alice puntava in alto, ad alti mondi. ad alte stelle. altalene stellari di altri mondi. Ed è affogata. tra bianche lenzuola, in profondi abissi. alice sprofondata. canto incantatore di bianche sirene. alice si aggirava sola nelle ore proibite della notte. bambina ed incantatrice di arie mistiche.

da bambina speravo di riuscire a rimanere sveglia il più possibile con l’idea che nelle ore sconosciute, mai vissute, ci fosse qualcosa di nuovo, luminoso, misterioso, che solo i grandi conoscevano.

alice era una bambina. ma ora, da adulta, non ha più berretto e guanti rossi. immobile ed in attesa, con il vento nel cuore di un cambiamento. con foglie in faccia, giallo autunno. aspetta.

vorrei essere amabilmente pura. scordare tutto ciò che so. tutto ciò che ho fatto. senza memorie e senza pace. come il vento rincorre foglie gialle.
incantatrice di arie mistico verginali. incantatrice di api. messaggeri degli dei sulle dita di miele dorate.


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Questa sono io? Io.

Kiss Kiss (Bang Bang)

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